domenica 25 ottobre 2009

Madeleines al miele e fiori d'arancio



E comincio subito con la prima ricetta del mio blog. Quale sarebbe potuta essere se non quella delle madeleines? La prima volta che le ho viste ovviamente ero in Francia, rue Mouffetard, Franprix, scaffale dei dolci confezionati, alla ricerca di qualcosa di sfizioso da comperare per il viaggio di ritorno in treno, quelle 8 ore interminali Paris Gare de Lyon - Milano Centrale. Il sacchettino era quello della Bonne Maman, motivo in più per provare questi nuovi dolcini! Buoni, ma come tanti altri dolcetti confezionati di cui ad essere sincera non sono una grande sostenitrice, anzi. Ma a quel tempo non ero ancora fanatica come lo sono ora, e non mi scandalizzava l'idea di comprare un dolce al posto di farlo io stessa. Ad ogni modo, le madeleines sono rimaste lì nel dimenticatoio. Fino a quest'estate. Quest'estate, Alberto mi dice: "in vacanza mi porto Dalla parte di Swann, comincio la Recerche". E quindi, ho raccolto l'idea e mi sono detta "perchè no, la comincio anch'io". Avrei dovuto iniziarla anni fa, quando avevo comperato il libro (a testimonianza di quanti anni fa, posso dire che il prezzo sulla copertina spicca bello bulgaro in lire nella stella dorata tipica dei Miti), ma sono fatta così, compro un sacco di libri e poi li lascio a scaffale, rigorosamente in ordine alfabetico per autore, e aspetto l'ispirazione per cominciare a leggere quello giusto. Ogni momento ha il suo libro giusto. Quest'estate sembra sia proprio stato il momento giusto di Proust, il mio e di Proust, amore al primo periodo. Ma torniamo a noi. Lisbona, camera d'albergo, pagina 59: appaiano le madeleines! La citazione è parecchio famosa, ma io ammetto di non averla mai colta, forse proprio perchè non la conoscevo. Beh, fatto sta che sono rimasta affascinata dalla descrizione delle madeleines. E da quel momento ho trovato il relativo riferimento un po' qua un po' là, dall'home page della Bonne Maman, al fido Cavoletto di Bruxelles e alle pagine di Estasi Culinarie... Non potevo che cimentarmi quindi in questo dolce. Come faccio solitamente apro mille libri e consulto mille ricette diverse, ma quella che mi convince di più è quella della mitica Sigrid, anche perchè le sue foto sono splendide e per di più usa le formine per le tartellette e non quelle per la classica forma delle madeleines che alla prima sperimentazione non avevo, ma che ho usato finalmente oggi dopo essere riuscita a fatica a trovarle (rigorosamente in silicone!). Sia la volta scorsa, sia questa ho dimezzato le dosi, solo perchè avevo lo sfizio di farle e la consapevolezza che non sarebbero andate a ruba (per sovrapposizione ad altri dolci più consistenti della giornata!). Ecco la ricetta.

PER 9 MADELEINES al miele e fiori d'arancio
60g di farina
1 uovo
50g di burro
35g di miele
15g di zucchero
1/2 cucchiaino di lievito
1 cucchiaio scarso di acqua di fiori d'arancio (se vi piace anche un cucchiaio intero)
1 pizzicone di sale
una punta di cannella (io non la metto)

>Sciogliere a bagnomaria il miele con il burro. Una volta sciolto, lasciare intiepidire.
>Intanto sbattere con una frusta a mano l'uovo con zucchero, sale e per chi vuole cannella (senza montare l'uovo, deve essere giusto sbattuto).
>Unire all'uovo metà del burro e miele sciolto (non deve essere bollente perchè sennò cuoce l'uovo) ed aggiungere a pioggia setacciandola la farina con il lievito. Amalgamare per bene completare aggiungendo il restante burro e miele e l'acqua ai fiori d'arancio.
>Perchè le madeleines riescano a dovere, dovete lasciare riposare in frigo il composto per una notte (per il momento mi sono sempre attenuta, ma credo che un paio di ore siano sufficienti nel punto del vostro frigo che raffedda di più; l'obiettivo è creare shock termico all'impasto, che passando dal freddo al caldo del forno si gonfia creando la tipica gobbetta della madeleine).
> Quindi riempire le formine, infornare in forno già caldo a 230° per circa 7/8 minuti (se usate un forno termoventilato ne sono sufficienti 5), quando le madeleines fanno la gobbetta, abbassate a 180° per circa altri 7 minuti. Ad ogni modo, affidatevi al vostro occhio e non al tempo, ogni forno ha la sua storia e questi dolcini sono delicati. quando intorno iniziano a scurirsi leggermente e la gobbetta è dorata (ma non scura come i bordini), le madeleines sono pronte.

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