domenica 30 maggio 2010

I bortoloni?!



Voi sapete cosa sono i bortoloni (nella foto a destra)?? Ve lo chiedo perché ultimamente ho scoperto che cose che fanno parte della mia vita da sempre sono sconosciute, o per lo meno conosciute sotto altro nome, ai più...
Comunque i bortoloni hanno sempre fatto parte delle mie vacanze estive esattamente come i fiori di zucca in pastella. Sono delle frittellone di riso in pastella, credo tipiche del piacentino, che in passato erano un modo per recuperare gli avanzi di riso; poi, nella mia famiglia è proprio raro che ci siano avanzi e infatti il riso lo prepariamo apposta!!

mercoledì 26 maggio 2010

Alla ricerca della torta al limone...

Ultimamente la sera mi ritrovo spesso a pasticciare dopo cena... sarà che dovrei "forzatamente"stare più attenta a quello che mangio, sarà che l'umore non è al massimo ma la sera ho sempre voglia di dolci, possibilmente belli ricchi e pieni di cioccolato ... ma proprio non si può e così ho provato a fare un dolce leggero...
Qualche giorno fa mi sono ritrovata per le mani una decina di meravigliosi limoni biologici, e quindi che fare? Una torta!
Raccontata così sembra anche facile, peccato che la ricetta della torta agli agrumi di mia nonna sia sparita nella pila di appunti e riviste di cucina e i blog siano pieni di torte farcite con crema di limone, panna, uova, burro e quant'altro possa arricchirle e, invece, io volevo una torta soffice e soprattutto leggera...
Ci avevo quasi rinunciato quando sono passata da qui è ho trovato questa ricetta e l'ho provata... il risultato? Una soffice nuvoletta all'aroma di limone :-)
Ingredienti:
150 gr di farina
150 gr di maizena
3 uova
200 gr di zucchero
2 limoni grandi non trattati
2 tazzine da caffé di latte
2 tazine da caffé di olio di semi
1 bustina di lievito

Grattugiate la buccia dei limoni e spremetene il succo.
In una bastardella sbattete i tuorli con lo zucchero, quando saranno ben montati aggiungete il latte, l'olio, la scorza e il succo dei limoni. In un'altra bastardella montate gli albumi a neve ben ferma e uniteli al composto poco per volta mescolandoli delicatamente dal basso verso l'alto. Aggiungete quindi le farine e il lievito setacciati insieme e amalgamate bene il composto. Infornate a 180° per 35-40 minuti circa e verificate la cottura con uno stecchino.
Prima di servire guarnite con lo zucchero a velo.
Unico neo: come consistenza ricorda molto la torta sabbiosa (la conoscete??) che non mi ha mai fatto impazzire, perciò la prossima volta proverò a variare le quantità di farina e maizena in un rapporto 2:1...

martedì 25 maggio 2010

Peperoni ripieni

Linda detesta i peperoni, io, per contro, come qualsiasi altro cibo pesante e di difficile digestione, li adoro! I peperoni ripieni sono uno dei miei piatti preferiti, sin da bambina, quando mia nonna me li preparava, era una festa (e lo è tuttora). Qualche anno fa sono riuscita a strapparle la ricetta (davvero molto semplice) ed ogni tanto li preparo. Inutile dire che quando li fa lei sono molto più buoni...
Ingredienti (per 4 persone)
2 peperoni rossi o gialli (oppure 1 rosso ed 1 giallo)
1 panino (della dimensione di un farinello o di un francesino)
5 cucchiaiate abbondanti di parmigiano + altro parmigiano
100 g di formaggio tipo malaga o galbanino o stelvio
1 pomodoro grosso maturo
4 cucchiaini di capperi
1 goccio di vino bianco
mezzo bicchiere scarso di olio d'oliva
sale q.b.
3 cucchiaini d'acqua
Preparazione
Lavarate, tagliate a metà e pulite l'interno dei peperoni. Tagliate le calotte delle metà peperoni, fatele a dadini e riponetele in una ciotolina. Aggiungete nella ciotola il pane precedentemente ammollato nell'acqua e ben strizzato, il parmigiano grattuggiato, il formaggio ed il pomodoro fatti a dadini, i capperi, il goccio di vino, l'olio ed il sale ed amalgamate il tutto per bene, fino ad ottenere un composto omogeneo. Disponete i peperoni in una pirofila , riempiteli con il composto ottenuto, bagnateli con un goccino d'olio (circa 2 cucchiai per tutti e 4 i peperoni) e spolverizzateli con il parmigiano tenuto da parte. Versate i tre cucchiaini d'acqua sul fondo della pirofila ( potrebbe anche servire un goccio di acqua in più, dipende da quanto sia grande la pirofila che utilizzate ), questo per far sì che i peperoni non si attacchino e non si secchino. Infornate per 1 ora in forno già caldo a 200°.

domenica 23 maggio 2010

Un buon non compleanno! a chi? a me...

Mi è stato chiesto se la torta del mio compleanno me la sarei fatta da sola... ebbene sì, quest'anno, per la prima volta, è andata così! Dopo un periodo di delusioni di varia orgine, non potevo certo sopportare un'eventuale delusione data dalla torta per il mio compleanno! E quindi ho deciso di prepararmi da me la mia preferita, tanto semplice quanto buona... la crostata crema e fragole... Di meglio forse c'è solo la crostata crema e frutti di bosco, ma siamo sempre lì!

Ingredienti&Preparazione

Per la frolla andate qui

Per la crema pasticcera andate qui

Per guarnire una vaschetta di fragole

Dovrete semplicemente procedere con la cottura cieca della frolla (e cioè in forno senza alcun ripieno) avendo cura di bucherellarla qua e là per non farla gonfiare. La frolla cotta alla cieca in forno prevede circa un 15/20 minuti di cottura a 180°, ad ogni modo, appena la pasta si colora un po', è pronta, si vede!
Quando crema e frolla si saranno raffreddate, stendete la crema sulla frolla e decorate con le fragole a piacere!

venerdì 21 maggio 2010

Quiche agli asparagi

Una domenica sera, dopo i bagordi classici del pranzo in famiglia, mi sono ritrovata di fronte al frigo per capire cosa cucinare. Avevo due albumi avanzati (indovinate da cosa? ovviamente da una crostata con crema!), dei begli asparagi e una tattica pasta sfoglia già pronta. Taaac, quiche agli asparagi! Vi premetto che l'ho rifatta una seconda volta senza avere gli albumi, potete tranquillamente utilizzare due uova intere.

Ingredienti
1 rotolo di pasta sfoglia
1 uovo
2 albumi
1 mazzo di asparagi
200 ml di panna da cucina
sale q.b.
parmigiano q.b.

Preparazione
Cuocete gli asparagi lavati e mondati in una casseruola con dell'acqua bollente e leggermente salata, immergendoli completamente (se escono dall'acqua rischiano di scurirsi e di perdere il loro bel color verde). Fateli bollire, saranno pronti nel momento in cui riuscirete ad infilarci dentro una forchetta e la loro carne sarà abbastanza morbida (potete anche cuocerli al dente, tanto dopo vanno in forno!). In una ciotola, sbattete le uova con una cucchiaiata di parmigiano, il sale e la panna. Stendete la sfoglia nella teglia sulla sua carta forno, bucherellatela con una forchetta, distribuiteci sopra gli asparagi e versate il liquido di uova e panna in modo omogeneo, richiudete i bordi, spolverate la superficie con un po' di parmigiano ed infornate in forno già caldo a 200° per una mezzoretta circa.

giovedì 20 maggio 2010

La mia menta è stata presa d'assalto!!!


Uffa ma che delusione, a voi è mai capitato di voler cucinare qualcosa e aprendo la dispensa vi accorgete che non avete uno degli ingredienti fondamentali??? A me capita molto spesso, ma di solito per ingredienti particolari, per quelli di base mai!! E che dire della piantina di menta... comprata all'inizio della scorsa estate, curata amorevolmente durante tutto l'inverno, vista rifiorire in primavera... e quando è il momento di usarla scopro che è stata attaccata da un sacco di animaletti. E io con gli animaletti non so proprio come comportarmi....
Quindi piantina cestinata e niente menta nel mio cous cous :-(

Ingredienti (per 3/4 persone):
250 ml di cous cous
250 ml di acqua
2 cucchiaio di olio
160 gr di tonno sott'olio
15 pomodorini ciliegini
un pizzico di fior di sale
menta!!

Portate ad ebollizione in un pentolino l'acqua con l'olio, aggiungete il cous cous, coprite e togliete dal fuoco.
Dopo 5 minuti il cous cous avrà assorbito tutta l'acqua, rimettetelo sul fuoco e ultimate la cottura sgranandolo (ovvero separando i vari chicchini) con l'aiuto di un cucchiaio di legno o di una forchetta; fate raffreddare.
Unite il tonno, i pomodorini tagliati a spicchi e la menta appena raccolta e mangiate.

mercoledì 19 maggio 2010

Risotto limone e timo

Delicato, anche se a tavola mi sono sentita dire che il limone si sentiva predominante... ma che cavoli, è un risotto al limone, chiaro che si debba sentire il limone! E sinceramente, io sono sempre ipercritica verso quello che cucino, specie se sono sperimentazioni... ma questa volta, davvero, a me è sembrato perfetto così, non cambierei nessuna delle quantità utilizzate, e il limone sì, si sentiva, ma il giusto, ed era secondo me ammorbito dalla ricotta con cui ho mantecato il riso. L'importante era che non si sentisse troppo il timo, perchè quello sì che può diventare invasivo e fastidioso al palato. Comunque, vi riporto le dosi che ho usato, se poi volete seguire i commenti dei miei commensali, potete dimezzare le quantità di succo e di scorza di limone.

Ingredienti (per 4 persone)
260 g di riso carnaroli
800 ml di brodo vegetale
una decina di punte di rametti di timo
il succo di 1 limone
la scorza grattuggiata di 2 limoni
60 g di ricotta
olio q.b.
vino bianco q.b.
sale grosso q.b.
parmigiano q.b.

Preparazione
Fate riscaldare nella pentola a pressione l'olio con 7 delle punte di timo che avete tagliato e lavato in precedenza, in modo che l'olio di aromatizzi a sufficienza. Quando l'olio comincia a sfregolare, togliete i rametti di timo e buttateli pure. Unite il riso con il sale grosso, tostatelo e sfumatelo con il vino bianco, girando sempre con un cucchiaio di legno per assicurarvi che il riso non si attacchi alla pentola. Unite quindi il brodo vegetale (acqua in cui avete in precedenza fatto bollire e sciogliere mezzo dado), mescolate con il cucchiaio per bene, quindi chiudete la pentola a pressione con il suo coperchio, aspettate che fischi, quindi abbassate il fuoco e puntate 9 minuti sulla vostra sveglietta. Intanto, grattuggiate la scorza di due limoni, e spremete il succo di uno dei due. Passati i 9 minuti, spegnete il fuoco, fate uscire tutto il vapore, scoperchiate e riaccendete il fuoco, aggiungete il succo del limone, la scorza grattuggiata e le 3 punte di rametti di timo che non avevate utilizzato all'inizio e che avevate lasciato da parte. Continuate la cottura del riso, quindi, dopo circa 3/4 minuti, se necessario aggiungete un altro po' di brodo (ricordatevi di lasciarne sempre un pochino da parte in caso di emergenza), spegnete il fuoco, ed infine mantecate con il parmigiano grattuggiato e con la ricotta (poco più della metà di quelle confezioni monodose da 100 g che si trovano in commercio).

lunedì 17 maggio 2010

Muffin alle carote

Tempo fa avevo visto sul blog delle amiche "Sorelle in Pentola" una ricettina cucinata da Angie molto molto invitante, delle tortine di carote e mandorle... mi ispiravano tantissimo, anche perchè poi Angie scriveva che le aveva preparate per portarle all'asilo del suo bimbo, quindi un'assicurazione in termini di genuinità.
Dunque l'altro giorno mi andavano proprio dei bei muffin, ed ho pensato di usare la stessa ricetta con paio di piccole modifiche...

Ingredienti
100 g di farina di mandorle
200 g di zucchero
200 g di carote
300 g di farina
1 vasetto scarso da 125 g di yogurt magro
2 uova
100 g di olio di semi di girasole
1 busta
1 pizzico di fior di sale
Preparazione
Tritate in un mixer la farina di mandorle con lo zucchero, in modo che si amalgamino per bene.
Tritate successivamente le carote lavate e pelate. In una ciotola, sbattete le uova con il pizzico di fior di sale, aggiungete quindi il mix di mandorle e zucchero, continuate a sbattere con una frusta a mano ed in sequenza unite carote, olio, yogurt ed infine la farina setacciata insieme alla busta di lievito.
Trasferite il composto in formine di silicone per muffin, riempendole per 2/3. Se volte potete infilare un pirottino all'interno delle fomine e poi vercarci il composto. In alternativa potete cuocere i muffin ed una volta sformati appoggiarli nei pirottini.
Infornate in forno ventilato già caldo a 160° per 20 minuti, oppure in forno statico sempre per 20 minuti ma a 180°.
Come mi ha consigliato Angie, se non li finite in giornata, copriteli con una pellicola, il giorno dopo saranno ancora morbissimi e buonissimi! Provare per credere...

giovedì 13 maggio 2010

Pagnottelle bianche

Evviva evviva, da qualche giorno ero in uno stato "cucina contro" e tutto quello che ho cercato di cucinare si trasformava in un fallimento, ma pare che la fase sia finita!!
Finora tutti i tentativi di panificazione coinvolgevano ingredienti strani: farine integrali, noci, uvetta, cioccolato, e così via ma non avevo ancora provato a fare del semplice pane bianco. Devo dire che mi è andata proprio bene al primo tentativo!

Io sono amante del pane morbido, quello perfetto per fare la scarpetta, pensate che arrivo persino a scartare la crosta ... e questi panini sono incredibilmente soffici, la crosta è sottile e croccantina, ricordano quasi i panini al latte di quando ero bambina.
Ingredienti:
200 gr. di farina bianca 00
12,5 gr. di lievito di birra fresco
5 gr. di zucchero
1/2 cucchiaio raso di fior di sale
2 cucchiai di olio d'oliva
125 ml di acqua tiepida

In una capiente bastardella unite la farina, il sale, lo zucchero e l'olio e cominciate ad amalgamare gli ingredienti. Sciogliete il lievito nell'acqua tiepida e versatelo poco per volta sulla farina amalgamando con una mano il composto. Unita tutta l'acqua con il lievito lavorate l'impasto sempre con le mani per qualche minuto: deve risultare appiccicoso ma asciutto nello stesso tempo. Coprite la bastardella con un panno umido e lasciate lievitare per 40 minuti.

Riprendete l'impasto sgonfiandolo, già in questo momento vi renderete conto della morbidezza dell'impasto. Date la forma che preferite al pane, adagiatelo su una teglia coperta di carta da forno e lasciate lievitare altri 20 minuti. Prima di infornare (in forno preriscaldato) inumidite la superficie del pane con poca acqua. Infornate a 220° e cuocete per 20-25 minuti. Durante la cottura mettete nel forno un recipiente pieno d'acqua.

martedì 11 maggio 2010

Risotto mele e speck


Mi andava proprio di sperimentare un bel risottino con le mele. Poi in frigo avevo delle simpatiche mele renette che pregavano di essere mangiate, quindi, quale occasione migliore... Ho pensato un po' a che abbinamento affibiare alle mele, e sono stata un po' banale, lo ammetto, ma mele e speck è una buona accoppiata, perchè le prime che sono dolci ed asprigne e smorzano l'eccessivo gusto salato del secondo.

Ingredienti
260 g di riso carnaroli
800 ml di brodo vegetale
2 mele piccole (possibilmente renette)
30 g di speck
1 rametto di rosmarino
brandy q.b.
sale q.b.
parmigiano q.b.
1 nocina di burro


Preparazione
Nella pentola a pressione, fate riscaldare un poco l'olio con il rametto di rosmarino. Aggiungete quindi le mele sbucchiate e fatte a dadini, e fatele un po' ammorbidire. Aggiungete a questo punto anche lo speck, tagliato a listarelle. Unite il riso con il sale, fatelo tostare, e sfumate con poco brandy (non versatene troppo, l'aroma del brandy è molto forte, io l'ho aggiunto ad occhio, ma in linea di massima fate all'incirca un mezzo bicchiere scarso). Mescolate per bene, unite il brodo, mescolate di nuovo bene per accertarvi che niente si sia attaccato al fondo, chiudete la pentola a pressione, quando fischia abbassate il fuoco ed aspettate che passino 12 minuti.
A questo punto, fate uscire tutto il vapore, scoperchiate, spegnete il fuoco dopo esservi accertati che il riso si sia ben cotto ed infine mantecate con burro e parmigiano. Molto buono!

domenica 9 maggio 2010

Cuore di mamma...

In queste ultime notti insonni, per ammazzare il tempo, ho pensato molto a quale torta preparare oggi... E quindi, dopo i cuoricini per San Valentino, quest'anno ho toccato definitivamente il fondo della sdolcineria, caratteristica che mi appartiene decisamente poco , cimentandomi in questa torta a forma di cuore per la festa della mamma... Però ragazzi, che soddisfazione, è bellissima!! E di sicuro anche buona, anche se ufficialmente non l'ho ancora mangiato, ma ho accuratamente assaggiato ogni parte integrante alla realizzazione di questa torta... Comunque, come potrete immaginare, la cosa che mi ha divertita di più in assoluto è stata decorarla... Vi consiglio di prepare la base di pan di spagna il giorno prima.
Ingredienti
Per il pan di spagna (per questo stampo che se fosse tondo avrebbe un diametro di 24cm)
3 uova
105 g di zucchero (la regola: è 35 g di zucchero per uovo)
120 g di farina (la regola è: 40 g di farina per uovo)
un pizzico di fior di sale
la buccia grattuggiata di un limone
Per la crema pasticcera
500 ml di latte
2 cucchiai di maizena
6/7 cucchiaini di zucchero
1 tuorlo
la scorza di un limone
Per la panna
100 ml di panna da montare
mezzo cucchiaio scarso di zucchero
Per la targhetta a forma di cuore
30/35 g di cioccolato bianco
una penna per decorare di crema al cacao
Per la guarnizione
250 g di fragole
Preparazione
Per il pan di spagna
Preparate per prima cosa il pan di spagna: fate sbattere con una frusta elettrica per 10 minuti le uova con lo zucchero. Una volta montate, abbandonate la frusta elettrica ed armatevi di una spatola: aggiungete il pizzico di fior di sale ed in tre volte distinte, a poco a poco, la farina setacciata, molto delicatamente, con movimenti dal basso verso l'alto per non smontare le uova. Infine unite la scorza grattuggiata di un limone biologico, amalgamandola sempre con lo stesso metodo. Imburrate uno stampo a forma di cuore, versateci l'impasto, sbattete su un ripiano solido la tortiera in modo che l'impasto si distribuisca uniformemente ed infornate in forno ventilato già caldo a 160° per 20 minuti circa.
Una volta cotto il pan di spagna (verificate la cottura sempre con il metodo dello stuzzicandenti), sfornatelo, lasciatelo raffreddare, e trasferitelo su un piatto da portata.
Per la crema pasticcera
Preparate al solito la crema secondo il proccedimento indicato qui, utilizzando la maizena al posto della farina. Una volta pronta la crema, trasferitela in una ciotola per farla raffreddare più in fretta e ricopritela con una pellicola per far sì che non si crei la pellicina in superficie.
Per la panna
Montate la panna insieme allo zucchero con una frusta elettrica, per circa 3 minuti, fino a che non raggiungerà il massimo della compostezza. Riponete la panna in frigo fino al momento del suo utlizzo.
Per la targhetta
Mettete una teglia rettangolare con sopra un foglio di carta da forno nel frezeer. Fate sciogliere il cioccolato bianco a bagnomaria, quindi prendete una formina per biscotti a forma di cuore, la più grande che avete, estraete da freezer la teglia fredda, appoggiare la formina e versateci dentro il cioccolato fuso a bagnomaria. Con l'aiuto di un cucchiaino livellatelo, e riponete nuovamente la teglia con la targhetta in freezer, in modo che si solidifichi più velocemente.
Una volta che il cioccolato si sarà indurito, estraete il cuoricino dalla formina, rigirate la targhetta ed utilizzate come superficie la parte che è rimasta appoggiata alla carta da forno (è più liscia ovviamente) e decorate con la scritta che preferite servendovi di una pennina di crema al cacao (in vendita in tutti i supermercati). Riponete la targhetta di cioccolato in frigo in modo che anche la scritta si possa solidificare, fino al momento in cui vi servirà per decorare la torta.
Per le fragole
Lavate le fragole con il picciolo (in questo modo non entrerà l'acqua dentro), tamponatele con della carta assorbente per asciugarle, levate il picciolo, tagliatele a metà e tenete da parte le due fette centrali di ciascuna fragola. I rimanenti pezzi, sminuzzateli e trasferiteli in una ciotola.
A questo punto avete preparato tutto quello che vi serve per la vostra torta, non vi rimane che assemblarla e decorarla!
Tagliate con molta precisione il pan di spagna a metà. Eliminate con l'aiuto di un coltello un pochino di "mollica" da tutte e due le metà, vi servirà per creare delle bricioline da guarnizione in superficie.
Bagnate leggermente con un pennellino ciascuna metà all'interno per ammorbidire ulteriormente il pan di spagna, facendo una piccola miscela con un cucchiaio e mezzo di latte ed un cucchiaio di acqua.
Versate due terzi della vostra crema pasticcera sulle fragole che avete sminuzzato a pezzetti, amalgamate il tutto per bene e trasferite sulla metà di pan di spagna che userete come base, avendo cura di lasciare 1, 5 cm circa libero su tutto il bordo della base: questo per non far fuoriuscire la crema quando andrete delicamente a sovrapporre l'altra metà di pan di spagna.
Con la restante crema pasticcera, ricoprite la superficie della torta ed i lati, andando a questo punto a riempire i bordi che all'interno sono rimasti vuoti. Livellate per bene la crema, a questo punto, sbriciolate la parte di mollica di pan di spagna che avevate tenuto da parte (potete sbriciolarla con un semplice grattuggia carote), e ricoprite la crema sulla superficie della torta. Eliminate eventuali sbavature intorno alla torta con l'aiuto di uno scottex, quindi trasferite in un sac a poche con punta zigrinata la panna e fare delle ondine su tutta la superficie esterna, creando una cornice. All'interno, disponete fragole a corona, sovrapponendole le une alle altre ed infine adagiate la targhetta al centro!

sabato 8 maggio 2010

Per festeggiare l'avvento del fine settimana.... quadrotti al cioccolato per tutti!!


Giovedì sera ho avuto un momento di tristezza e non avevo nemmeno un dolce in casa per consolarmi. Così ho deciso di farlo, anche se era un po' tardino....

Solo che era uno di quei momenti di sconforto in cui vuoi qualcosa ma non sai cosa, così ho anche perso una buona mezz'ora a cercare di capire di cosa avessi voglia quando ho avuto un'illuminazione. Su un Sale&Pepe avevo visto dei quadrotti di cioccolato e pistacchi che mi avevano ispirato e visto che la casa è ancora invasa dal cioccolato fondente delle uova di Pasqua mi sono messa al lavoro!

Il risultato? Quando il dolce era pronto non avevo nemmeno più voglia di mangiarlo, ma l'ho assaggiato lo stesso e non mi è piaciuto :-(

Poi sono andata a dormire e prima di fare colazione ne ho assaggiato un altro pezzetto ... era completamente cambiato! Buonissimo, talmente buono da volerne subito ancora un altro pezzetto; così mi sono armata di coltello e ne ho ricavato tanti quadratini e li ho portati in ufficio per onorare l'arrivo del venerdì ;-) e per non magiarli tutti da sola!!


Ingredienti:
200 gr di cioccolato fondente
175 gr di burro
2 uova
200 gr di zucchero
50 gr di cacao amaro
125 gr di farina
100 gr di pistacchi sgusciati
sale

Sciogliete il cioccolato e il burro a bagnomaria e fate raffreddare. In una bastardella montate le uova con lo zucchero fino a quando il composto sarà spumoso, aggiungete il cacao, la farina setacciata e un pizzico di sale. Quando questi ingredienti saranno ben amalgamati unite il composto di cioccolato fuso e i pistacchi tritati, tenendone da parte un pochino per guarnire.
Versate l'impasto in una teglia rettangolare imburrato (28x18 cm) e cuocete per 35 minuti a 160°. Fate raffreddare completamente e tagliate a cubetti di circa 2 cm per lato.
Potete guarnire i cubetti con un po' di cacao e i pistacchi tritati messi da parte.

giovedì 6 maggio 2010

Torta all'arancia

Pare che quando mia mamma e mio zio fossero piccoli, mia nonna preparasse loro spessissimo questa torta. Poi, improvvisamente, non l'ha più fatta... Il perchè è molto semplice: aveva perso la ricetta! Ricetta che però è saltata fuori pochissimo tempo fa, quando mia nonna si è presentata trionfante a casa mia con una grossa fetta di questa torta da assaggiare. Devo dire, davvero notevole, per gusto e morbidezza. Fortuna volle che avevo anche io preparato qualcosa (sarò sincera, non ricordo cosa!), che offrii a mia volta a mia nonna...
"Buono Paola, come l'hai fatto?"
"Buona nonna, come l'hai fatta?"
"Allora, più o meno...."
"No nonna, non più o meno, sgancia la ricetta e io ti dico la mia..."
Così ho avuto la ricetta della torta all'arancia. Mia nonna era talmente entusiasta di avere in cambio la mia, che mi ha persino svelato l'alternativa usata da lei per rendere questa torta ancora più morbida: lo yogurt al posto del latte...
Ingredienti
300 g di farina
200 g di zucchero
2 uova
1 bustina di lievito o cremortartaro
1 vasetto di yogurt magro (in alternativa 60 g di latte)
75 g di burro
il succo e la scorza di due grosse arance biologiche
un pizzico di sale

Preparazione
Fate fondere il burro a bagnomaria e lasciatelo raffreddare. Intanto, montate per bene le uova con lo zucchero, per circa 5 minuti, fino a che il volume non sarà raddoppiato e le uova non saranno diventate belle gialline chiare. Sempre continuando a mescolare, unite il burro sciolto e freddo, lo yogurt, la farina ed il lievito (o cremortartaro) setacciati, il pizzico di sale, il succo filtrato delle due arance e la loro scorza grattuggiata.
Spegnete lo spattitore elettrico e finite di amalgamare per bene il tutto con una spatola. Versate il composto su carta da forno in una teglia da 28 cm. Se preferite che la vostra torta sia più alta, usate pure uno stampo da 26 cm. Infornate quindi in forno già caldo a 200° per circa 30 minuti: accertatevi sempre dell'avvenuta cottura punzecchiando la torta con un fido stuzzicadenti che vi dirà che è pronta quando estraendolo sarà bello asciutto.
Faccio schifo, era talmente buona che me ne sono praticamente spazzolata da sola un quarto abbondante...

mercoledì 5 maggio 2010

Le Ricette Perfette su Alice di maggio!!



Cari amici,

è proprio vero: siamo sul numero di maggio di Alice!! Per noi è una vera soddisfazione...

Un grande grazie ad Anna, ed all'entusiasmo che ha dimostrato per il nostro blog!!

Linda&Paola

lunedì 3 maggio 2010

Spaghetti ai fiori di zucchina

Da due settimane mi ostinavo ad andare a fare la spesa con la speranza di trovarle, ma di loro nessuna traccia....
Poi, invece, inaspettatamente le ho trovate: l'ultima confezione di zucchine novelle con fiore e posso finalmente inaugurare la stagione dei fiori di zucca e zucchina!
Non so voi, ma tanti ricordi sono legati a questi fiori, partendo dalla piantagione di zucche che mio nonno ci ha fatto sempre trovare nella casa di campagna esclusivamente per i fiori. E che meraviglia svegliarsi la mattina e andare subito a raccoglierli per portarli alla nonna, che poi avrebbe portato in tavola per pranzo almeno due piatti multistrato pieni di fiori di zucca fritti, e poi ancora la fatidica domanda di mio nonno "quanti ce n'è a testa?" che di fronte alla montagna di fiori fritti ha fatto sempre ridere tutti.
I fiori di zucca fritti sono senza ogni dubbio i miei preferiti, ma crescendo sto cercando modi alternativi e decisamente meno calorici per mangiarli... anche se quando vado in campagna vado subito a controllare se ce ne sono abbastanza per essere raccolti ;-)

Ingredienti (x2):
120 gr. di spaghetti
3 zucchine novelle
4/5 fiori di zucchina
1 scalogno piccolo
pepe nero

Far appassire lo scalogno affettato sottilmente in poco olio. Cuocete gli spaghetti in abbondante acqua salata. Nel frattempo pulite le zucchine e tagliatele per il lungo in striscioline sottili. Unitele allo scalogno e fatele rosolare, aggiungendo un po' di acqua di cottura della pasta quando necessario, salate.
Togliete il pistillo dai fiori, sciacquateli sotto l'acqua corrente e tagliateli per il lungo.
Scolate gli spaghetti e fateli insaporire insieme alle zucchine, unite i fiori e togliete dal fuoco. I fiori non devono cuocere ma ammorbidirsi con il calore della pasta.
Servite spolverando prima con un poco di pepe nero macinato sul momento.

sabato 1 maggio 2010

Biscottini di mandorle


Come dopo ogni crostata con crema, ho sempre i soliti due albumi che "ballano"... Siccome la domenica mattina durante la quale ho fatto la crostata con crema frangipane e pere mi sono svegliata parecchio presto ed alle 9 del mattino avevo gi messo in frigo la frolla, già preparato la crema e già messo il pane a lievitare, mi sono detta che avrei avuto anche il tempo per fare i biscottini di mandorle. Questi biscottini purtroppo non sono come quelli che si comprano nelle pasticcerie pugliesi e siciliane e per cui vado matta. C'è qualcosa che ancora non mi torna nell'impasto... Detto questo, non vi sto certo per dare una ciofega di ricetta, anzi, questi biscottini sono molto buoni ed oltretutto questa volta mi sono avvicinata più del solito. Ho usato una ricetta che ho trovato sempre in uno dei libri dell'Accademia dei Maestri Pasticceri ed in più, memore di quello che mi disse una volta la mia collega Giusy, ho aggiunto un cucchiaio di farina. La prossima volta che li farò, tenterò anche la strada dello zucchero a velo al posto di quello semolato.

Ora, siccome poi come vi dicevo, avevo un po' di tempo a disposizione, mi sono cimentata nel preparare questi biscottini in gusti differenti.

Ingredienti
Per l'impasto base
230 g di farina di mandorle
230 g di zucchero
2 albumi
1 cucchiaio di farina

Per la guarnizione
la scorza di un limone grattuggiato
la scorza di un'arancia grattuggiata
2 cucchiaini di zucchero semolato
1 cucchiaino di caffè per moka
una manciata di gocce di cioccolato

Preparazione
Montare a neve fermissima i due albumi. Una volta montati, aggiungere a poco lo zucchero e continuare a montare fino ad ottenere una meringa. A questo punto, unire gradualmente la farina di mandorle ed amalgamarla con una spatola conun movimento dall'alto verso il basso per non smontare la meringa. Una volta assorbita la farina di mandorle, aggiungere infine il cucchiaio di farina ed amalgamarlo delicatamente allo stesso modo, dall'alto verso il basso. A questo punto, se volte, variate il gusto dei vostri biscotti. Preparate 5 coppete.


Nella prima coppetta, grattggiate la scorza di un limone e trasferiteci dentro un tre cucchiaiate di impasto base. Amalgamate la scorza sempre con un movimento dall'alto verso il basso. Prendete quindi un sac a poche con punta zigrinata e fate tante cunette distanziate tra loro in una placca su carta forno.


Nella seconda ciotolina, grattuggiata la scorza dell'arancia, unite tre cucchiaiate di composto ed amalgamate dal basso verso l'altro. Trasferite in un sac a poche e create le cunette così come fatto per la versione al limone.


Nella terza ciotolina versate i due cucchiaini o poco più di zucchero semolato, create con le mani una decina di biscottini a forma di rombo e rigirateli nello zucchero.


Nella quarta ciotolina, metteteci il cucchiaio di caffè per moka, trasferite tre cucchiaiate di composto e rigirate per amalgamare tutto dall'alto verdo il basso. Fate tante palline ed adagiatele distanziate su carta forno ed appiattile leggermente con un polpastrello.


Nell'ultima ciotolina, versate un po' di gocce di cioccolato che vi serviranno come decorazione. Fate tante palline con l'impasto avanzato, mettetele su carta forno, appiattitele con un polpastrello ed adagiate in mezzo una goccia di cioccolato.

Infornate di volta in volta, in forno già caldo a 180° per 15 minuti. I primi 5 con cottura normale, gli ultimi 10 con cottura ventilata.