sabato 31 luglio 2010

Una crostata e buone vacanze!!


Un saluto prima delle vacanze, sia io che Linda domani partiremo per il tanto sognato mare! Io personalmente sono a dieta da due settimane,  con l'obiettivo di fare spazio a sufficienza per ingurgitare tutto quello che mi sarà possibile mangiare nei posti in cui andrò. La meta finale sarà la Puglia, Salento prima - e vai di PASTICCIOTTI!!!!! - e poi un po' più su, verso Fasano (dove c'è lo zoo) dove mia nonna mi aspetta già ora nella nostra casetta al mare, ansiosa di cucinarmi tutti i miei piatti estivi preferiti e dove farò una buona scorta di mozzarelle e ricotta (la ricotta pugliese è inimitabile, buona così la si trova solo in Puglia, per quanto nei vari caseifici sparsi per l'Italia tentino la sua riproduzione). Prometto che tornerò con un bel po' di foto!

Dunque, questa crotsta. Oggi è il compleanno di mia mamma e quindi le ho fatta la sua torta preferita, che poi è anche la mia, la crostata con la crema e i frutti di bosco (in realtà la preferita sarebbe con le fragole, ma siamo sempre lì...).
Il procedimento è quello di sempre.
Posti gli ingredienti e la preparazione per la frolla che trovate qui (la cottura della frolla è cieca, cioè solo la base ben bucherellata senza ripieno. Il periodo di cottura però è inferiore rispetto ad una crostata ripiena, ci mette circa 15 minuti a cuocere). Poi fate la crema pasticcera: ingredienti e ricetta qui. Cotta e raffreddata la frolla, cotta e raffreddata la crema, stendete la crema nel guscio di frolla e decorate infine a piacere: io ho usato due vaschette di mirtilli, una vaschetta di more ed una vaschetta di lamponi.
Non vedo l'ora di mangiarla! Vado a finire le valigie, da parte di Linda e da parte mia, buone vacanze a tutti, apppuntamento fra tre settimane!

lunedì 26 luglio 2010

Cake di farina di riso e mirtilli

Avevo troppa voglia di fare una torta morbida, sana e leggera! In dispensa avevo ancora la farina di riso, ispirata dalle realizzazioni gluten free della mia amica Gaia... Da una puntata di Peccati di Gola su Alice Tv, mi è venuto poi in mente che veniva suggerito l'utilizzo della farina di riso per la realizzazione ad esempio del pan di spagna e così ho fatto. Ho preparato un pan di spagna classico, con due sole uova, sostituendo per intero la farina 00 con quella di riso ed il risultato è perfetto in termini di morbidezza, come torta da colazione o da merenda, soffice soffice. Non so però come potrebbe essere utilizzare questo pan di spagna per torte farcite... Prima o poi tenterò l'esperimento e vi farò sapere!
Il pan di spagna è considerato una torta "senza grassi", perchè privo di burro e olio e la sua morbidezza è data dalle uove montate a lungo con lo zucchero; è perfetto anche per colazione, mia mamma ogni tanto lo prepara, lo taglia a tocchetti e lo fa tostare sotto il grill del forno, vi assicuro che si inzuppa alla perfezione in una bella tazza di latte.
In questo caso, ho voluto aggiungere dei mirtilli, ne avevo di buonissimi in frigo, che con il loro gusto asprigno sono un perfetto contrasto con l'impasto morbido e dolce. Veniamo agli ingredienti.

Ingredienti
2 uova
70 g di zucchero
1 pizzico di sale
la scorza grattuggiata di un limone
80 g di farina di riso
100 g di mirtilli

Prepaparazione
Montate con le fruste elettriche per circa 10 minuti le uova con lo zucchero, il pizzico di sale e la scorza del limone grattuggiata. A seguire, unite a poco a poco la farina di riso setacciata con una spatola, con movimenti dall'alto verso il basso, per non smontare le uova. Aggiungete altra farina solo una volta in cui vederete che è stata assorbita dalle uova la precedente versata. Lavate i mirtilli, asciugateli tamponandoli con carta assorbente ed uniteli all'impasto, mescolando sempre delicatamente. Rivestite una teglia da plum cake con carta forno, versate il composto ed infornate in forno già caldo a 165° per circa 25 minuti.

sabato 24 luglio 2010

Crostata al cioccolato con marmellata di lamponi

Tempo fa, quando capitavo al Chococult, locale qui a Milano in zona Marghera, trovavo quasi sempre una torta buonissima a base di frolla di cioccolato, lamponi e ganache. Mi ero sempre riproposta di farla, e mi sono decisa quando mi è stata richiesta specificatamente una torta molto cioccolatosa. Qui, de gustibus, essendo molto cioccolatosa, può non piacere a tutti (tipo alla Linda!), io personalmente da brava fogna me la sarei mangiata tutta (ed ho pure finito la fetta di torta avanzata dalla Linda, no comment...).

Ingredienti
Per la frolla
155 g di farina
20 g di cacao amaro in polvere
25 g di fecola
1 tuorlo
75 g di zucchero
75 g di burro
mezza busta
2 cucchiai di amaretto di Saronno

Per la ganache
150 g di panna liquida
150 g di cioccolato fondente
marmellata di lamponi

Preparazione
Preparate la frolla con gli ingredienti riportati sopra ma con lo stesso procedimento di sempre.
Lasciatela quindi riposare in frigo per almeno mezzora.
Passato il tempo di riposo, stendete la frolla in una tortiera ricoperta da carta forno, bucherellatela, e distribuite su tutta la superficie uno strato di marmellata di lamponi. Infornate quindi in forno già caldo a 180° per circa 20/25 minuti.
Sfornate la crostata e lasciatela raffreddare.
Intanto preparate la ganache (il procedimento lo trovate qui). Una volta pronta e raffreddata la crostata, versate la ganache sulla superficie di marmellata. Infine guarnite a piacere (io non avevo lamponi in casa ma solo fragole!).

giovedì 22 luglio 2010

Tiramisù personalizzato


Io ho un problema con il tiramisù, e cioè che non posso mangiarlo come ogni dolce con all'interno l'uovo crudo. Oltretutto mi è sempre parecchio indigesto (qui credo che la colpa sia del mascarpone...), ad ogni modo l'unico tiramisù a cui proprio non so mai dire di no, e di cui assaggio sempre almeno un angolino, è quello che prepara la mia amica Barbara, che ringrazio per avermi passato la sua ricetta. Ricetta che comunque ho personalizzato, prevedendo in qualche modo la cottura dell'uovo, e cioè facendo un piccolo zabaione.

Ingredienti
1 tuorlo
1 cucchiaio di zucchero
250 g di di mascarpone
3 tazzine di caffè moka
3 pacchetti di pavesini
cacao amaro

Preparazione
Sbattete il tuorlo con lo zucchero e fatelo cuocere in un bagnomaria non in ebollizione, continuando a mescolare per evitare che tuorlo e zucchero si attacchino al pentolino. In una bastardella, ammorbidite con una forchetta il mascarpone, aggiungeteci quindi lo zabaione appena fatto e mescolate tutto insieme. Preparate una moka da tre tazzine, quindi versate il caffè in un piatto fondo. Prendete a questo punto un pirofila piccola (circa 20cm x 10cm), disponete un primo strato sottile di crema al mascarpone, quindi prendete i pavesini e rigirateli velocemente per non farli troppo inzuppare nel caffè. Dristuibuite un primo strato di pavesini, poi ancora mascarpone, poi pavesini e poi mascarpone fino a che non li avrete esauriti, facendo in modo di creare uno strato più spesso in superficie di crema al mascarpone. Infine spolverizzate con del cacao amaro e lasciate raffreddare il vostro tiramisù in frigo per almeno un'oretta (lasciatelo comunque in frigo fino a 10 minuti prima di mangiarlo).

martedì 20 luglio 2010

Voglia di mare...



Qualche giorno fa, girando intorno al mio isolato nella vana ricerca di un parcheggio ho avuto una bella sorpresa: ha aperto un nuovo ristorantino di pesce, carino con qualche tavolino fuori e tanti vasi di fiori intorno... e mi sono ripromessa di provarlo appena possibile. Così quando è arrivato il venerdì ho cercato il numero su internet ho chiamato e ... tutto pieno fino alle 22.30!! Appena aperto è già pieno. Così siamo usciti di casa e ci siamo incamminati verso un altro ristorante e passando davanti al ristorantino "tutto esaurito" siamo rimasti colpiti dal profumo che ne usciva, talmente buono da sapere di mare... Ora provarlo è diventato imperativo!!
Nel frattempo mi sono consolata con le linguine all'astice quella stessa sera e con uno spaghetto alle vongole il giorno dopo ;-)
e poi al mare manca sempre meno :-))))

Ingredienti (x4)

1 kg di vongole veraci
320 gr di spaghetti
4 cucchiai di olio extra vergine d'oliva
1 bicchiere di vino bianco
1 spicchio d'aglio
prezzemolo fresco
sale grosso

Preparazione

Prendete una bacinella e mettete a bagno le vongole in abbondante acqua a temperatura ambiente a cui avrete aggiunto del sale grosso. Lasciatele a bagno per almeno un paio d'ore poi sciacquatele sotto acqua corrente e mettetele in una pentola coperta con poca acqua a fuoco basso fino a che non si saranno aperte. Sgusciate le vongole tenendone da parte qualcuna per guarnire i piatti. Filtrate l'acqua di cottura delle vongole stando attenti alla sabbia che si sarà depositata sul fondo della pentola e tenetelo da parte.
In una padella scaldate l'olio con lo spicchio d'aglio. Quando l'aglio sarà imbiondito aggiungete le vongole e il sughetto filtrato e cuocete per qualche minuto.
Fate cuocere in abbondante acqua salata gli spaghetti e scolateli al dente.
Saltateli in padella unendo il prezzemolo fresco.

domenica 18 luglio 2010

La crostata con le pesche

                         

Di questa torta non è che ci sia molto da dire, a parte il fatto che è buonissima e che quando te la trovi davanti te la mangeresti tutta (ovviamente parlo sempre riferendomi a me, quale ingurgitatrice di cibo per eccellenza). Quando in questa stagione apri il frigo e ci trovi dentro pesche, albicocche, ciliegie, prugne, meloni, angurie... non è davvero una gioia rispetto alle tristi mele e pere invernali (per quanto buone siano)? E allora lo spirito è quello di mangiarne il più possibile, un po' come scorta per l'inverno, e chiaramente di utilizzarle per fare dei dolci. Ho esordito dicendo che non c'è granchè da dire perchè questa è la ricetta di sempre, con l'eccezione che ho disposto le pesche a fette sopra la crema, le ho spolverizzate di zucchero di canna e ho messo tutto in forno. Se lo preferite, potete anche procedere con la cottura cieca della frolla (ovvero senza niente dentro, solo ben bucherellando la frolla per non farla troppo gonfiare in forno), e poi guarnirla con la crema pasticcera raffreddata e disporvi sopra le pesche a fette: avrà un gusto più fresco, sicuramente diverso, ma altrettanto buono (anzi, forse la preferisco così!). Comunque per gli ingredienti, è molto semplice, trovate qui la ricetta per la frolla, qui la ricetta per la crema pasticcera, e in più dovete prevedere un 5 pesche di medie dimensioni da sbucciare e fare a fette e un paio di cucchiaiate di zucchero di canna per caramellare in forno le pesche e toglier loro un po' di quel retrogusto asprigno qualora dovessero averlo. Per la preparazione, impastate la frolla, lasciatela riposare in frigo, preparate intanto la crema, quindi la guarnizione di pesche. Passata la mezzora in frigo della frolla la stendete su un foglio di carta forno, la bucherrellate, ci versate dentro in modo omogeneo la crema (che non dovrà essersi necessariamente raffreddata del tutto, tanto deve andare in forno al caldo di nuovo!), disponete le pesche a fette e spolverizzate con lo zucchero di canna. Infornate in forno già caldo a 180° per circa 25 minuti (datele comunque sempre un occhio, potrebbe al solito metterci di più o di meno a cuocere a seconda del forno!). E' molto buona sia fredda, sia quando è ancora tiepidina.

mercoledì 14 luglio 2010

Pollo al curry con mela verde

In versione fresca, con il riso freddo e pollo e sughetto tiepidini, visto il caldo di questa estate che ormai è arrivata! Era da un po' che volevo provare a farlo, ma non mi ci era mai applicata. Le ultime volte che mi sono ritrovata a casa dalla Linda le ho sempre proposto di farmi il suo pollo al curry, ma alla fine tra un dolce e l'altro che ci mettevamo a preparare prima non ci restava molto tempo per qualcosa di un po' più lungo da cucinare per cena! E così, quando mia mamma mi ha chiesto "ho il pollo in frigo da cucinare, come lo possiamo fare?", la prima idea è stata quella del pollo al curry. Non avendolo mai cucinatolo prima, non sapevo molto da che parte prendere, e quindi mi sono lanciata nei miei fidi libri di cucina, e sono andata nello specifico sul volume dedicato alla carni bianche dell'enciclopedia sugli ingredienti delle Edizioni Slow Food, che Alberto mi sta portando a casa in questo periodo, sempre per merito del grande Paolo che gli tiene i libri da parte! Leggendo la ricetta mi sono accorta che prevedeva le mele! Benissimo, in frigo le avevo e il connubio mi ispirava un sacco! E poi ci sarebbe stata la panna, 50 ml, ma non avendola in casa ho usato 4 cucchiai di latte in sostituzione (anche la Linda tra l'altro mi ha sempre detto che lei usa il latte e non la panna). E quindi all'opera!

Ingredienti (per 4 persone)
400 g di pollo
300 ml di brodo vegetale
4 cucchiai di latte
1 cucchiaio di curry
1 cipolla piccola
1/2 bicchiere di vino bianco
1 mela verde
olio q.b.
farina bianca 00 q.b.
sale q.b.
pepe nero q.b.
150 g di riso carnaroli

Preparazione
Come prima cosa mettete a lessare il riso (potete anche decidere di farne di più, in casa mia non erano molto affamati e mi sono limitata a queste quantità).
Nel mentre, tagliate un po' a listarelle, un po' a dadini il pollo, passatelo nella farina bianca 00, salatelo e pepatelo e quindi fatelo cuocere in una casseruola dove in precedenza avete fatto soffriggere una cipolla piccola tritata finemente. Fate colorire il pollo rigirandolo, quindi sfumatelo con il vino bianco, aspettate che evapori e quindi aggiungete il latte, il curry, un altro pochino di sale se ad occhio vi sembrava di non averne messo abbastanza prima, e metà della quantità di brodo vegetale (preparato in precedenza, facendo bollire l'acqua in un padellino con mezzo dado). Fate cuocere il pollo per circa 15 minuti, avendo cura di aggiungere il brodo rimanente a poco a poco, nel momento in cui noterete che il pollo si sta asciugando (il brodo serve a questo ed ovviamente a non far attaccare il pollo alla casseruola). Mescolate di tanto in tanto il tutto con un cucchiaio di legno. Nel mentre, il riso si sarà lessato, scolatelo, passatelo sotto l'acqua fredda, riscolatelo di nuovo bene e poi con l'aiuto di un coppa pasta formate le formine al centro di piatti piani (potete anche usare le formine per budini con il buco in mezzo o le formine per flan di quelle usa e getta per intenderci). Per far sì che la forma di riso tenga, nel momento in cui andate a riempire il coppapasta, pigiate per bene il riso con il dorso del cucchiaio. Sempre mentre il pollo si sta cuocendo, mettete in una padellina una nocina di burro, fatela sciogliere su fuoco basso e fatevi rosolare dentro la mela verde sbucciata e fatta a tocchetti per circa 5 minuti. Una volta passati i 15 minuti di cottura del pollo, unite la mela, lasciate che insaporisca il pollo per circa altri 5 minuti tenendo la fiamma di cottura bassa e girando spesso l'intingolo, quindi con un cucchiaio distribuite pollo e mela al curry sulle vostre formine di riso (ovviamente nella foto ne ho messo poco per ragioni estetiche, il rimanente adagiatelo ai lati del riso!). Davvero buono, pentita di non averlo provato prima, ottimo poi il connubio tra riso, pollo, mela e piccantino speziato del curry!

martedì 13 luglio 2010

Solo un'idea...


Che fa troppo caldo per cucinare mi pare ormai evidente, ma un po' di appetito ogni tanto c'è comunque ;-)  Dovendo pensare al mio pranzo avevo voglia di qualcosa di estremamente rapido ma comunque gustoso, e mi è tornato alla memoria un panino mangiato una volta in un negozietto di Milano che purtroppo non esiste già più. Comunque il panino in questione era molto semplice, non mi ricordo esattamente con cosa fosse farcito ma la cosa che mi aveva colpito era una cremina al basilico che lo rendeva morbido e fresco.
Così quando oggi ho aperto il frigo per decidere cosa mangiare e ho visto le mini piadine mi sono ricordata della cremina e l'ho riprodotta.
Ovviamente questa non è una ricetta ma solo un'idea...

Ingredienti:
4 mini piadine
4 fette di prosciutto San Daniele
1 caprino fresco di latte vaccino
un mazzetto di basilico

Lavate attentamente le foglie di basilico e tamponatele delicatamente. Tritatele finemente e unitele al caprino.
Scaldate le piadine un minuto per lato, farcitele con la crema al basilico e il prosciutto.

domenica 11 luglio 2010

La torta di rose




Dovete sapere che da due settimane mi sono auto imposta una regola e quindi non vedo l'ora che arrivi la domenica per... cucinare e mangiare un dolce! Ebbene si, ho deciso, e devo dire che mi sembra anche una giusta decisione, che posso concedermi il dolce solo la domenica, mentre durante la settimana sono giustificata solo a colazione. Se vi state chiedendo il perché di questa regola i motivi sono due: un po' perché le vacanze incombono ma soprattutto perché a causa del blog :) ogni occasione era buona per deliziare il mio e altrui palato con dolcetti di vario genere....
Comunque, oggi vi propongo un dolce con la D maiuscola... l'avevate già visto fotografato qui, ma non avendolo fatto io non vi avevo svelato la ricetta.
In realtà questo è stato il primo tentativo di cucinare la torta di rose, se non altro perché in campagna sono talmente buone e casalinghe le torte de "le signorine" (così chiamiamo da tempo immemore le proprietarie del nostro negozietto di fiducia), mentre a casa la torta di rose è appannaggio di mia nonna, che con la scusa del "ci vuole troppo tempo per fare questa torta, quando la vuoi te la preparo io..." non ha voluto darmi la sua ricetta.
Di tempo effettivamente ce ne vuole un po', ma ne vale la pena. Per l'origine della ricetta, dopo svariate ricerche, ho deciso di riprodurre l'originale senza apportare alcuna modifica.

Ingredienti:

Impasto
500 gr. di farina
1 bustina di lievito di birra secco
100 gr. di zucchero
1 bustina di vanillina
1 cucchiaio raso di sale
scorza grattugiata di un limone
2 uova
80 gr. di burro fuso
125-150 gr. di latte tiepido

Farcitura
100 gr. di burro a pomata
100 gr. di zucchero


In una capiente bastardella setacciate la farina con il lievito, quindi aggiungete lo zucchero, la vanillina e il sale. Dopo aver amalgamato gli ingredienti secchi aggiungete la scorza di limone e le due uova e cominciate ad impastare. Aggiungete quindi il burro fuso e quando questo sarà ben amalgamato uniti il latte tiepido poco per volta. Dovrete lavorare l'impasto per almeno una decina di minuti poi formate una palla e lasciate lievitare per 1 ora e mezza in un luogo tiepido.
Trascorso il tempo necessario montate il burro con lo zucchero fino ad ottenere un composto spumoso. Stendete quindi l'impasto cercando di ottenere una forma rettangolare (le dimensioni si devono avvicinare a 35 cm * 50 cm, ovviamente l'importante è ottenere una forma che si avvicini il più possibile a quella di un rettangolo). Stendete la crema di burro sull'impasto e arrotolatelo dal lato lungo. Tagliate il rotolo in 12 pezzi di altezza uguale e disponete ogni rondella all'interno di uno stampo per torta da 24 o 26 cm. che avrete prima ricoperto con della carta da forno bagnata e ben strizzata. Ogni rondella deve essere leggermente separata dalle altre, perché lievitando si uniranno tra loro.
Lasciate lievitare per 30 minuti circa poi infornate in forno caldo e cuocete per 35 minuti a 200°.
Lasciate raffreddare completamente prima di sformare e cospargete con poco zucchero a velo.

giovedì 8 luglio 2010

Profumo di Sicilia...


Pasta aglio-olio-peperoncino credo sia per molti un classico estivo, c'è chi la sceglie per la spaghettata di mezzanotte (finora non ho mai osato...) e chi per cena, ma credo sia amata un po' da tutti noi e qui ve ne offro una differente versione che sostituisce il peperoncino con le alici e che aggiunge un po' di pangrattato. Avevo trovato questa ricetta su una rivista, non so più quale, ma ne conservo ancora il ritaglio e poi l'ho ritrovata in un libro di cucina siciliana comprato a ... Como ... l'anno scorso. Se vi state chiedendo perché abbia comprato un libro di cucina siciliana a Como la risposta è semplice: la scorsa estate sono stata per la prima volta in vacanza in Sicilia e me ne sono innamorata (non c'è da stupirsi!!), così per tutta la vacanza ho cercato in tutti i negozietti un libro di ricette siciliane ma c'erano sono quelli per turisti, così me ne sono tornata a casa a bocca asciutta! Di ritorno dalle vacanze sono stata in gita a Como e nella vetrina  di un minuscolo negozio di libri ho adocchiato un piccolo libricino con tutte le ricette classiche della cucina siciliana e l'ho comprato. Purtroppo, come gran parte dei libri che compro, l'ho infilato nella libreria e non sono ancora riuscita a sperimentare nulla.... ma mi riprometto di farlo quanto prima ;-)

martedì 6 luglio 2010

Le pucce leccesi

Quando sul blog delle amiche Le sorelle in pentola ho trovato la ricetta pubblicata da Angela delle pucce leccesi, mi è venuta subito voglia di provare a farle a mia volta! La garanzia della sicura riuscita di questa ricetta è stata per me leggere che fosse quella della nonna di Angela e Chiara: si sa, come cucinano le nonne... Comunque vi consiglio di provarle, perchè sono ottime e oltretutto, le ho preparate per mezzoggiorno, ne sono avanzate due e la sera erano ancora morbidissime!!
Prima di darvi gli ingredienti però, comincio qui la mia campagna a favore del lievito madre acquistato da Naturasì: se potete, usatelo usatelo usatelo per fare i vostri impasti lievitati, che risultano morbidissimi e senza quel fastidioso odore e sapore invasivo caratteristico del lievito di birra classico. Vi dico solo che avevo questa busta da 80 g di lievito madre che sarebbe scaduta a giorni e nel weekend in cui ho preparato le pucce, mi sono lanciata per il fatto di non voler buttare via il lievito e ho prodotto 1kg e mezzo di ottimo pane fatto in casa (usando questa ricetta ed usando 20g di lievito ogni 500g di farina).

Ingredienti
500 g di farina manitoba
20 g di lievito madre
30 g di olio extravergine d'oliva
1 cucchiaino di fior di sale
due pizzichi di zucchero
250 g di acqua
pomodorini
cipolle di tropea
olive nere

Preparazione
Mischiate la farina setacciata insieme al lievito madre. Unite il fior di sale (o in mancanza di esso, sale fino), lo zucchero e cominciate ad impastare aggiungendo prima l'olio, poi l'acqua a poco a poco. Una volta creato l'impasto, formate una palla, incideteci sopra una bella e profonda X con un coltello, infarinate leggermente la base di una ciotola, adagiatevi sopra la palla di pasta, prendete un canovaccio, inumiditelo con dell'acqua nella parte centrale, strizzatelo per bene ed adagiatelo sopra la palla di pasta in modo da coprirla completamente. Avvolgete la ciotola in una copertina e lasciate lievitare la pasta al caldo per circa un paio d'ore.
Tagliate a dadini i pomodorini (indicativamente un paio per ciascun panino che andrete a realizzare), affettate finemente un paio di cipolle di tropea e lasciatele a mollo nell'acqua con un cucchiaino di zucchero (per togliere il gusto invasivo e facilitare la digestione della cipolla!) e preparate in un piattino olive nere a piacere.
Passato il tempo di lievitazione, rimpastate la pasta, dividetela in sei parti uguali e date la forma che preferite a ciascuna di esse (io le ho fatte a pagnotta). Mischiate ciascuna pagnotta con i pomodorini, le cipolle e le olive nere. Ungetele leggermente in superficie con un goccino d'olio, spolverizzate con un pizzico di sale, adagiatele su una placca rivestita da carta forno, ed infornate in forno già caldo a 180° per 30 minuti.

domenica 4 luglio 2010

La torta delle feste

Nella mia famiglia, quando c'è qualche festa come anniversari o compleanni e andiamo a mangiare tutti in massa a casa dei miei nonni, mia nonna prepara sempre questa torta. Per me questa è la torta delle feste per antonomasia, il pan di spagna di mia nonna e la crema chantilly, una signora conclusione ad un pranzo che di sicuro è già parecchio ricco... Questa volta mi ero decisa a provare a farla io, e la sua buona riuscita è stata una grande soddisfazione per me, apprezzata da tutti i miei amici, Linda compresa a cui non piace per antonomasia il pan di spagna. Pubblico questa ricetta ad un po' di distanza di tempo rispetto a quando l'ho preparata, ovvero in occasione del compleanno di Alberto (inizio maggio!!), ma proprio non sono riuscita a scrivere prima il post. Ad ogni modo, è perfetta per qualsiasi stagione, calda e fredda, e se vi capita, provate a farla e poi mi direte, anche perchè è davvero semplicissima.

Ingredienti
Per il pan di spagna
4 uova
140 g di zucchero (la regola: è 35 g di zucchero per uovo)
160 g di farina (la regola è: 40 g di farina per uovo)
un pizzico di fior di sale
la buccia grattuggiata di un limone

Per la crema chantilly
500 ml di latte
1 tuorlo
6/7 cucchiaini di zucchero
2 cucchiai di maizena
100 ml di panna montata

Per la guarnizione
50 g di cioccolato bianco
100 g di cioccolato fondente
una penna al cioccolato per decorazioni

Preparazione
Come prima cosa, preparate il pan di spanga (la ricetta base qui), possibilmente un giorno prima. Una volta pronto, toglietelo dalla tortiera, trasferitelo su una griglia per dolci, copritelo con un canovaccio e lasciatelo riposare.
Il giorno dopo, preparate la crema pasticcera (la ricetta qui).
Mentre la crema si raffredda in una ciotola dove l'avrete trasferita, montate la panna insieme a mezzo cucchiaino scarso di zucchero. La panna dovrete montarla bella ferma. Raffreddata la crema potrete aggiungere quindi a poco a poco la panna delicatamente, con movimenti dall'alto verso il basso, fino a che la chantilly non risulterà bella liscia ed omogenea.
Intanto preparate le decorazioni. Sciogliete a bagnomaria il cioccolato bianco e versatelo omogeneamente in un coppapasta tondo, adagiato su un foglio di carta forno a sua volta adagiato su una placca. Trasferite la placca in freezer. Stessa cosa con i tondi di cioccolato fondente. Sciogliete ril cioccolato fondente a bagnomaria, e se lo disponete (sennò usate tanti coppapasta) prendete uno stampo in silicone per piccole tortine dal diametro di circa 5 cm, versate il cioccolato e trasferite tutto in freezer.
Dividete delicatamente il pan di spagna a metà, eliminate con un coltello un po' di mollica presente all'interno e tenetela da parte (vi servirà come guarnizione), distribuite la crema all'interno su una delle due metà, ricoprite con l'altra metà e terminate la crema avanzata (circa 1/3 del totale) spalmandola omogeneamente su tutta la superficie ed anche tutto intorno alla torta sui suoi bordi.
Prendete allora la mollica di pan di spagna e grattuggiatela con una semplice grattuggia, quindi distribuitela sulla superficie della torta, sopra alla crema. Prendete dal freezer i vostri cioccolatini, estrateteli dalle loro formine e decorate. Con l'aiuto di un'apposita penna al cioccolato potrete scrivere quello che preferite sulla targhetta al cioccolato bianco.

venerdì 2 luglio 2010

Pescatrice agli agrumi


Dando uno sguardo agli altri food-blog, pare che faccia caldo proprio in tutta Italia e i temerari che continuano imperterriti a spadellare sono rimasti davvero in pochi...
Io di sicuro non faccio parte di quella cricca, e vi dirò di più, non ho nemmeno più voglia di mangiare, o meglio mangerei quintali di frutta possibilmente fresca e nulla più, e infatti oggi facendo la spesa ho fatto il pieno di frutta e verdura di stagione ma davanti al banco del pesce non ho proprio potuto resistere alla pescatrice :)