mercoledì 30 giugno 2010

Insalata fresca di orzo perlato

Zucchine novelle e fiori di zucca da consumare, orzo in scadenza a fine mese... Ergo, insalata fredda! Come tutte le paste ed insalate fredde, il gran vantaggio, oltre al fatto che oramai con questo caldo il palato apprezza molto qualcosa di fresco, si può preparare con anticipo ed avere il primo piatto a cena già pronto, senza la frenesia di dover cucinare in fretta all'ultimo momento... Tra l'altro è venuta davvero buona!

sabato 26 giugno 2010

Cherry pie

Quest'anno il tempo è stato proprio ingrato, e data questa considerazione, le ciliegie finiranno prima del solito... Quindi ho pensato che sarebbe decisamente stato il caso di cimentarmi in una bella crostata con crema cotta e ciliege. Anche l'anno scorso l'avevo fatta, senza la gabbia di frolla in testa (vi riporto qui di seguito anche la foto della torta dell'anno scorso!), ma quella è solo un piccolo vezzo, il sapore è comunque uno al palato dei miei preferiti. Avevo preso spunto da una crostata che ha sempre nella sua vetrinetta la pasticceria a mio avviso migliore di Milano, la Elli di Piazza Piemonte. Almeno, questa è la mia pasticceria del cuore, dove vado da sempre e che trovo davvero imbattibile (e di pasticcerie ne ho sinceramente testate parecchie...). Ma veniamo alla nostra cherry pie.

Ingredienti
Per la frolla
175 g di farina
225g di fecola
mezza busta di lievito
75 g di burro
75 g di zucchero
1 tuorlo
2 cucchiai di amaretto di Saronno

Per la crema pasticcera
mezzo litro di latte
6/7 cucchiaini di zucchero
2 cucchiai di maizena
la scorza di un limone

Per la decorazione di ciliegie
300g di ciliege circa

Preparazione
I procedimenti sono sempre gli stessi. Prearate la frolla con le indicazioni che trovate qui.

Poi preparate la crema e con la preparazione riportata qui.

Nel mentre in cui la crema si raffredda e la frolla passa almeno la sua mezzora in frigo, lavate le ciliegie, asciugatele accuratamente, tagliatele a metà e privatele del loro nocciolino.

Stendete quindi la frolla nella carta da forno, adagiatela nella tortiera, bucherellatela con una forchetta qua e là per evitare che durante la cottura si gonfi, stendete la crema pasticcera e decorate la superficie a vostro piacere con le ciliegie, il cui interno sarà adagiato sulla crema e lasciando in alto e visibile la parte esterna della ciliegia. Se lo desiderate, con la frolla avanzata, fate tante strisce e ricoprite la crostata. Infornate in forno già caldo per circa 30 minuti.

venerdì 25 giugno 2010

Stiamo arrivando per la cena...



Quella di oggi è una "ricetta non ricetta" per ben due motivi: gli ingredienti sono solo tre e il tempo di preparazione è brevissimo. Ma proprio questi sono i motivi che la rendono speciale!

Quando andavo a scuola il pranzo dalla nonna era un rito obbligato e ogni tanto lei mi preparava questa cremina e un sacco di pan carré tostato e vi posso assicurare che mi rendeva molto felice!! Poi il tempo dei pranzi dalla nonna è finito e per qualche tempo la fantastica cremina era finita nel dimenticatoio...

... poi, andando a vivere da sola, capita spesso che si organizzi una cena improvvisa all'ultimo minuto e questa ricettina è perfetta per un antipasto gustoso che si possa preparare in due minuti.

Ingredienti:
200 gr di Philadelphia Light (perché è più cremoso)

160 gr di tonno sott'olio sgocciolato

un cucchiaino scarso di capperi di Salina


Mettete tutto nel frullatore e azionatelo fino a che il composto sarà uniforme e il gioco è fatto!
Potete servirla su fette di pane tostato, su schiacciatine al rosmarino o come crema per farcire golosi panini.

giovedì 24 giugno 2010

Riso venere con condimento dedicato

Questo benedetto riso venere era da finire... Questa volta però avevo deciso di cucinarlo non a risotto, ma a riso bollito in pentola... Sulla confezione c'era scritto che avrei dovuto farlo cuocere in abbondante acqua per 40 minuti. Così ho fatto, constatando però che dopo 40 minuti il riso non era ancora cotto e che l'acqua a poco a poco si era ritirata, venendo assorbita dal riso. E quindi alla fin della fiera, mi sono ritrovata ad avere uno pseudo risotto (pseudo, anche perchè come sapete per me il risotto è un must prepararlo con la pentola a pressione!!). Fortunatamente, non so per quale motivo, avevo lanciato nell'acqua di cottura del riso metà dado vegetale, e quindi se non altro il riso si è insaporito per bene.

martedì 22 giugno 2010

Cake salato gorgonzola e pere

Sulla scia dell'entusiasmo da cake salato, ho provato questo abbianamento, uno dei miei preferiti in assoluto, pere e gorgonzola! Al contadino non far sapere...

Ingredienti
180 g di farina
100 ml di olio d'oliva
100 ml di latte
2 uova
100 g di formaggio tipo galbanino
1 busta di lievito per torte salate
200 g di gorgonzola
1 pera
sale q.b.

Preparazione
Sbattete le uova con il sale, quindi aggiungete latte e olio. Unite la farina setacciata, il galbanino grattuggiato e la busta di lievito ed amalgamate il tutto con una frusta a mano. Infine, aggiungete ed amalgamate la pera sbucciata e tagliata a dadini, e il gorgonzola fatto a tocchetti. Imburrate uno stampo antiaderente per plum cake, versate il composto ed infornate in forno già caldo a 180° per 35 minuti circa.

domenica 20 giugno 2010

La torta nel vasetto




Il discorso è sempre lo stesso, dovrei stare a dieta ma appena sento questa parola ecco che arrivano le voglie più strane ... pizza, gelato, dolci, cioccolato....
E così anche stasera, dopo una cenetta appagante e dieteticamente corretta ecco il pensiero fisso del dolcetto, ho provato a resistere un po' ma non c'è stato niente da fare così ho aperto il frigo per vedere se c'era qualcosa da finire e così è stato. Ho trovato due vasetti di yogurt bianco appena in tempo prima che scadessero (oggi sarebbe stato già troppo tardi...), mi sono armata di computer è ho cercato nel nostro ricettario la torta allo yogurt e incredibilmente né io né Paola ne avevamo ancora pubblicata una!! Così mi sono armata di bacinella e di fantasia e questo è il risultato...

venerdì 18 giugno 2010

I biscotti della ... felicità!!

Sarà che il periodo non è dei migliori, sarà che non sono abituata ad avere tempo per me, sarà che l'estate tarda ad arrivare e sembra di essere in pieno autunno ma mi annoio. E quando mi annoio vi posso assicurare che non sono molto sopportabile, neanche da me stessa!!
E così ieri pomeriggio ho deciso di combattere la noia come so fare meglio: mi armo di farina e bacinella e invento qualcosa :-)
Poi mi è tornato in mente il contest di Juls, in collaborazione con Macchine Alimentari, sulle ricette per la felicità, e quale migliore occasione di questa?!? In realtà devo confessarvi che quando poi ho visto i biscottini sfornati ho pensato che forse la  semplicità degli ingredienti non faceva di loro "la ricetta perfetta" per partecipare ad un contest, ma poi mi sono resa conto che il mio umore era completamente cambiato: niente più noia e tanta energia! Quindi ho decretato che questi biscottini rientrano a pieno titolo tra le ricette per la felicità!!

giovedì 17 giugno 2010

Galette e Marco Masini (??)


Sfato il mito di Marco Masini portasfiga, a me una volta ha portato bene e lo collego alle galette di grano saraceno. La prima volta che ho assaggiato queste delizie risale a qualche anno fa, a Parigi... Era capodanno e con i miei amici avevamo trovato questo bugigattolo in boulevard Saint Germain dove preparavano panini, crepe e galette. Massì, proviamo questa galette, jambon e fromage.. che buona!! Nel frattempo di sottofondo c'era della musica italiana (questo locale era ed è tuttora gestito da iraniani) e l'omino che preparava alla piastra crepe e galette, una dietro l'altra, stava impazzendo per riuscire a sapere il nome dell'artista della canzone che passava in quel momento... chi è, chi non è, a nessuno dei 12 che eravamo proprio veniva in mente chi fosse... Poi improvvisamente, quella vocetta fastidiosa sono riuscita a ricollegarla al nome: Marco Masini! L'omino era talmente felice che decise di omaggiarmi di una crepe bella pregna e sbrodolante di chocolat noir fuso... Appena tornata a casa dalla vancanza parigina, sono impazzita alla disperata ricerca di una ricetta per poter rifare le galette, peccato che ogni volta che le proponessi in casa nessuno fosse disposto però a mangiarle (non avendole mai assaggiate prima, mi sono scontrata nei pregiudizi dovuti alla presenza del grano saraceno...) Ad Alberto oltretutto all'inizio non piacevano molto... Poi, col passare degli anni, siccome tutte le volte che andavamo in Francia volevo assolutamente mangiare almeno una volta una galette, si è assuefatto al gusto ed ha cominciato ad apprezzarle anche lui... Per questo l'altra sera, quando gli ho chiesto cosa volesse da mangiare, mi ha detto "una galette?"... E galette è stata..

martedì 15 giugno 2010

Pane: più semplice e buono di così...!

Una delle tante domeniche mattina (e magari si trattasse solo delle domeniche...) in cui mi sono svegliata all'alba, visto il gran tempo di lievitazione che avrei avuto a disposizione prima di pranzo, mi sono decisa a cimentarmi nel pane che fa di solito mia nonna, con qualche piccolo aggiustamento. A dire il vero sono andata un po' a caso, memore del fatto che lei quando lo fa usa metà dose di farina 00 e metà dose di semola di grano duro. Oltretutto lei non si mette certo a fare tutti i numeri descritti nei libri e giornali di cucina, impasta - fai lievitare un tot - rimpasta aggiungendo altra farina - fai lievitare un altro tot - sgonfia l'impasto - modella l'impasto - fai lievitare ancora... Un vero stress a pensarci bene, e sì che l'ho anche fatto (il pane al farro)... Per questo pane, si impasta, si lascia lievitare, si modella e si inforna. Stop. Più semplice di così! E vi giuro, questo pane è venuto troppo buono, è stato una grandissima soddisfazione, più della torta con la crema al frangipane e dei biscottini di mandorle che ho cucinato quella stessa domenica mattina... Ma poi morbido dentro e croccante fuori, profumato, saporito al punto giusto di sale, per niente invasivo di lievito (ho usato per la prima volta il lievito Mastro Fornaio, una vera scoperta, non lo loscerò più!)... Insomma, vi invito a provarlo il prima possibile! Ora scrivo subito ingredienti e procedimento anche per me, avendo fatto tutto a muzzo non vorrei dimenticarmene!!

Ingredienti
200 g di farina manitoba
50 g di farina 00
250 g di semola di grano duro
1 bustina di livito di birra Mastro Fornaio
7 g di fior di sale
2 cucchiaini di zucchero
400 ml circa di acqua
1 cucchiaio di olio per spennellare la superficie
Preparazione
Setacciate le farine e mischiatele con la bustina di lievito e lo zucchero.
In un pentolino, fate sciogliere il sale con poca acqua. Unite quindi l'acqua tiepida con il sale sciolto alle farine ed aggiungete la rimanente acqua a temperatura ambiente a poco a poco (circa un 350 ml), fino a che il tutto non si amalgama per bene. La pasta dovrà essere bella elastica, un poco "collosa", ma non apiccicosa da attaccarsi alle mani. Impastate vigorosamente per una decina di minuti (più si impasta, meglio è). Riponete quindi in una ciotola infarinata alla base il vostro panetto di pasta di pane, incideteci profondamente in superficie una X utilizzando un coltello, ricopritelo con un conovaccio inumidito (bagnato e strizzato bene) e avvolgete la ciotola in un paio di coperte calde. Lasciatelo lievitare per due ore e mezza circa.

Trascorso questo tempo, riprendete la vostra pasta che ormai si sarà triplicata come minimo di volume, rimpastatatela un attimo e datele la forma che preferite. Incidete con un coltello delle strisce sulla superficie del pane (a vostro piacere come, le incisioni variano anche a seconda della forma che decidete di dargli). Infine, con la quantità pari ad un cucchiaio, spennellate la superficie con dell'olio, rientrando anche nei solchi creati dalle incisioni, ed infornate in forno già caldo a 220°, adagiando il pane in una teglia rivestita da carta forno. Trascorsi i primi 10 minuti, abbassate il forno a 200° e mettetelo in modalità ventilata. Fate cuocere per altri 15 minuti, quindi sfornate ed aspettate che il pane si intiepidisca prima di mangiarlo.

lunedì 14 giugno 2010

Oggi vi porto in gita


Cara Elena,
grazie al tuo contest ho scattato queste foto e tante altre e te ne sono davvero grata!
Chissà perché, quando uno abita in un luogo o ci torna regolarmente solitamente non sente il bisogno di fotografarlo ...

venerdì 11 giugno 2010

La scoperta del cake salato

Tempo fa mia mamma è tornata da quel di Parigi con un po' di libri di cucina per farmi contenta. Tra questi c'era un meraviglioso volume sui cake dolci e salati.

giovedì 10 giugno 2010

La meraviglia della crudaiola

Il primo approccio con la pasta alla crudaiola mi è rimasto impresso nella memoria ed è legato ad un anno molto bello della mia vita. Una mia cara amica aveva portato un bel pezzo di ricotta marzotica fino nel nord della Francia

mercoledì 9 giugno 2010

Tappi integrali al miele

Sembra che a causa dei troppi dolci che sforno abbia fatto alzare il colesterolo a mia mamma... Quindi, a fronte di una gran voglia di preparare dei biscottini, spulciando qua e là nei milioni di libri che ho in casa,

martedì 8 giugno 2010

Una scoperta inaspettata ...

Qualche giorno fa per lavoro sono dovuta andare in Piemonte, e precisamente la destinazione finale era Pollenzo. Sinceramente non avevo mai sentito prima il nome di questo paese e pur sapendo che la zona era sicuramente molto bella non mi aspettavo quello che ho trovato.

lunedì 7 giugno 2010

Frittatina Primavera

 Tempo fa avevo postato una fritattina al forno mignon per due persone. Questa fa parte della stessa famiglia, ma con quantità e condimento differenti. Di solito in casa mia la prepariamo quando o non sappiamo bene che cosa cucinare di secondo oppure quando abbiamo poco tempo e vogliamo fare una cosa veloce veloce.

Ingredienti
2 uova
1 pagnotta di pane, tipo farinello
parmigiano q.b.
2 zucchine piccole
2 carote piccole
sale q.b.
pan grattato q.b.
vino bianco q.b.
olio extravergine d'oliva q.b.

Preparazione
Come prima cosa mettete in ammollo il pane in una scodella piena d'acqua. Sbattete quindi in una ciotola, con l'aiuto di una forchetta, le due uova con il sale ed il parmigiano (circa 4 cucchiaiate). Lavate e mondate le zucchine e le carote, tagliatele alla julienne ed unitele alle uova. Una volta che il pane si sarà rammollito, toglietelo dall'acqua, strizzatelo per bene ed aggiungetelo a pezzetti al resto dell'impasto. Versate un cucchiaio circa di vino bianco e mischiate tutto con la forchetta fino a che non otterrette un composto omogeneo.

Prendete una pirofila (scegliete voi la dimensione, a seconda che preferiate la frittata sottile o più spessa), versate un paio di cucchiai di olio extravergine d'oliva (uno se avete scelto una pirofila piccola) e con il dorso del cucchiaio distribuitelo su tutta la superficie. Spolverate quindi con una manciatina di pan grattato: questa base di pochissimo olio e pan grattato servirà a non far attaccare la frittata alla pirofila. Versate il composto e livellatelo con la forchetta. Sopra versateci infine un cucchiaio di olio, distribuendolo sempre con il dorso del cucchiaio, e spolverizzate con il pan grattato. Non esagerate mai con l'olio, rischiate che la frittata vi venga troppo unta. Infornate in forno già caldo a 200° per una mezzoretta circa.

sabato 5 giugno 2010

Rabarbaro... questo sconosciuto



I miei ricordi legati al rabarbaro erano finora solo due e in netto contrasto tra loro... il primo è legato a delle caramelle amarissime che un'amica di mia zia mi offriva sempre da piccola, e il secondo mi riporta ad una torta assaggiata nella campagna inglese qualche anno fa inaspettatamente deliziosa. Poi avevo lasciato cadere nel dimenticatoio tutti questi ricordi fino a che su La Cucina Italiana è stato pubblicato un servizio interamente dedicato al rabarbaro e così mi è venuta voglia di capire se il rabarbaro mi piaceva realmente o no, ed ho dato inizio ad una vera e propria caccia al tesoro. Eh si perchè qui, il rabarbaro mica si trova facilmente...

giovedì 3 giugno 2010

Uova in camicia su letto di asparagi


Uova in camicia: facili da fare ma non sempre ne è assicurata la riuscita... Motivo per cui sono molto gratificanti nel momento in cui vengone perfette!
Con mia mamma, avevo visto farle su Alice da Csaba dalla Zorza ed il giorno dopo ci siamo subito cimentate in questa ricetta: riuscite 4 su 4!

mercoledì 2 giugno 2010

Lasagne al forno


Come dice giustamente mia mamma: chi non sa fare le lasagne al forno? Sono talmente semplici!
Questo è vero, ma bisogna pur preparare ragù e besciamelle (abborro la besciamelle confezionata!!).
Quindi tenete conto che il ragù deve bollire almeno un paio d'ore a fiamma bassa, che la besciamelle va usata non calda e per il resto è solo una questione di assemblaggio, veloce veloce (la pasta è quella Rana, non mi sono messa a farla io per ragioni di tempo...)