giovedì 17 giugno 2010

Galette e Marco Masini (??)


Sfato il mito di Marco Masini portasfiga, a me una volta ha portato bene e lo collego alle galette di grano saraceno. La prima volta che ho assaggiato queste delizie risale a qualche anno fa, a Parigi... Era capodanno e con i miei amici avevamo trovato questo bugigattolo in boulevard Saint Germain dove preparavano panini, crepe e galette. Massì, proviamo questa galette, jambon e fromage.. che buona!! Nel frattempo di sottofondo c'era della musica italiana (questo locale era ed è tuttora gestito da iraniani) e l'omino che preparava alla piastra crepe e galette, una dietro l'altra, stava impazzendo per riuscire a sapere il nome dell'artista della canzone che passava in quel momento... chi è, chi non è, a nessuno dei 12 che eravamo proprio veniva in mente chi fosse... Poi improvvisamente, quella vocetta fastidiosa sono riuscita a ricollegarla al nome: Marco Masini! L'omino era talmente felice che decise di omaggiarmi di una crepe bella pregna e sbrodolante di chocolat noir fuso... Appena tornata a casa dalla vancanza parigina, sono impazzita alla disperata ricerca di una ricetta per poter rifare le galette, peccato che ogni volta che le proponessi in casa nessuno fosse disposto però a mangiarle (non avendole mai assaggiate prima, mi sono scontrata nei pregiudizi dovuti alla presenza del grano saraceno...) Ad Alberto oltretutto all'inizio non piacevano molto... Poi, col passare degli anni, siccome tutte le volte che andavamo in Francia volevo assolutamente mangiare almeno una volta una galette, si è assuefatto al gusto ed ha cominciato ad apprezzarle anche lui... Per questo l'altra sera, quando gli ho chiesto cosa volesse da mangiare, mi ha detto "una galette?"... E galette è stata..
Questa volta tra l'altro ho provato a farle più leggere: solitamente uso una ricetta del cavoletto che prevede tra gli ingredienti latte e burro (questa versione è decisamente più saporita), ma un po' perchè non avevo latte, un po' perchè dopo i bagordi pasquali forse era meglio stare più leggeri, l'ho fatta così:


ingredienti (per 3 galette, diametro 25cm circa)

75 g di farina di grano saraceno
125 ml di acqua
1 uovo
1 pizzico di sale
1 nocina di burro
150g di gabanino a dadini
60 g di speck
pepe q.b. a piacere


Preparazione

Mescolate con una frusta a mano l'uovo, il sale, la farina e l'acqua aggiunta a poco a poco, fino a formare un composto liquidino. Ricoprite l'impasto con una pellicola e lasciatelo riposare in frigo per almeno un'oretta. Passato questo tempo, riprendete l'impasto, rimestatelo un attimo e fate riscaldare una padella su fuoco vivo. Fate sciogliere sulla padella calda una nocina di burro, passandola su tutta la superficie. A questo punto versate due/tre mestoli di impasto e con uno stendi-crepe apposito distribuite in modo omogeneo il composto. Una volta che i bordi si staccheranno senza problemi dalla padella, rigirate la galette e far cuocere l'altro verso. Farcite a piacere (un grande classico gruviera grattuggiato alla julienne e prosciutto cotto), in questo caso ho usato galbanino fatto a dadini e speck. Sciolto il formaggio, trasferite su un piatto, pepate a piacere e mangiate! Solitamente questo piatto, come nella migliore tradizione bretone, si pasteggia con del buon sidro.

3 commenti:

  1. meravigliosa! E sono d'accordo: è giustissimo sfatare questi deliri sui portasfiga, poveretti :( sono solo invenzioni e scaramanzie di gente ignorante!

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  2. Brava Paola...le galettes non sono tanto conosciute come le crepes quindi molti diffidano...ma quando le gustano soprattutto salate, ne vogliono ancora!
    Mi sa che ci sono stata anche io in quella creperie...hihi.
    Brava, brava per donare un tocco parigino alla tua cucina.

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  3. Grazie care!! Ed evviva i tocchi parigini!! ho provato di nuovo a rifarle e ho usato la ricetta del cavoletto, sostituendo il latte con dell'acqua, vengono bene anche così!!

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