lunedì 6 settembre 2010

Torta morbida con pesche di Volpedo

Il primo commensale che con ingordigia si è avventato su questa torta ancora bollente, appena uscita dal forno, ha così commentato “Paola, questa volta hai toppato, non mi piace, è pesantissima”. In un primo momento: panico. Dopo un secondo mi sono ripresa e mi sono detta “ovvio, è ancora calda, le pesche hanno lasciato con il loro succo umidità nell’impasto; e per forza è pesante, ci sarà almeno un chilo di pesche”. Quindi l’ho snobbato. Porto alla fine in tavola questa torta (vergognosamente senza una fetta), raffreddata al punto giusto. Nel giro di poco finisce, raffreddata era ottima (per fortuna). Ecco qui la ricetta, l’ho un po’ arrangiata facendo un mix con le altre basi per torte morbide. È un mix che mi ha dato molta soddisfazione, vedrete come si gonfierà non appena la metterete in forno! L’unica cosa che cambierò la prossima volta è la quantità di pesche, sicuramente da ridurre, e sicuramente ne utilizzerò di meno mature, in modo che rilascino meno succo e la torta si riesca a cuocere più velocemente (l’ho dovuta lasciare un’ora nel forno!). Quindi vi do già gli ingredienti aggiustati.

Ingredienti
2 uova
200g di zucchero
1 pizzico di fior di sale
100 g di burro fuso a bagnomaria
250g di yogurt magro (2 vasetti)
300 g di farina
1 busta di cremortartaro (o 1 bustina di lievito per dolci)
3 grosse pesche gialle di Volpedo
zucchero di canna q.b.

Preparazione
Per prima cosa, sciogliete il burro a bagnomaria e lasciatelo raffreddare. Montate per un tre/cinque minuti con una frusta elettrica le uova con lo zucchero e il pizzico di fior di sale. Intanto sbucciate le pesche, fatele a tocchetti della dimensione che preferite e lasciatele da parte. Alle uova montate con lo zucchero, unite quindi il burro fuso raffreddato, e sempre continuando a mescolare con la frusta, aggiungete lo yogurt, un vasetto per volta, la farina a poco a poco ed infine il cremortartaro. Come vi avevo già scritto, vi consiglio di utilizzare il cremortartaro per impasti di questo tipo, perché li rende morbidissimi, molto più che una normale busta di lievito per dolci. Trasferite il composto in una teglia rivestita da carta forno (io ho usato uno stampo con un diametro di 26 cm, volevo che la torta fosse bella alta, ma se lo preferite, potete usare anche uno stampo da 28 cm). Disponete in superficie i tocchetti di pesca, pigiandone alcuni un po’ più a fondo, mentre la maggior parte lasciatela per metà in superficie. Infine, spolverate pesche e impasto con qualche cucchiaino di zucchero di canna. Infornate in forno già caldo a 180° per circa un 45 minuti o comunque fino a che non avrete constatato che anche in mezzo, dove si sarà andato a concentrare il succo delle pesche, la torta non si sarà cotta (usate sempre il metodo dello stuzzicadenti).

6 commenti:

  1. macché toppato e toppato! si vede da lontano che questa torta è squisita.

    picchia pure il tuo amico da parte mia!

    RispondiElimina
  2. booonaa! visto l'orario sarebbe perfetta per una merendina :))

    RispondiElimina
  3. come ti capisco, sta venendo una fame anche a me, quest'orario è malefico!!

    RispondiElimina