sabato 5 giugno 2010

Rabarbaro... questo sconosciuto



I miei ricordi legati al rabarbaro erano finora solo due e in netto contrasto tra loro... il primo è legato a delle caramelle amarissime che un'amica di mia zia mi offriva sempre da piccola, e il secondo mi riporta ad una torta assaggiata nella campagna inglese qualche anno fa inaspettatamente deliziosa. Poi avevo lasciato cadere nel dimenticatoio tutti questi ricordi fino a che su La Cucina Italiana è stato pubblicato un servizio interamente dedicato al rabarbaro e così mi è venuta voglia di capire se il rabarbaro mi piaceva realmente o no, ed ho dato inizio ad una vera e propria caccia al tesoro. Eh si perchè qui, il rabarbaro mica si trova facilmente...
Dopo almeno due settimane di perlustrazione di fruttivendoli e mercati vari, l'ho adocchiato nella bancarella di un mercato e ne ho comprato un po'.
Una volta arrivata a casa mi sono messa a cercare in lungo ed in largo una ricetta e l'ho trovata, vorrei anche mettere la fonte ma non sono stata in grado di ritrovarla.... Scelta la ricetta mi sono messa all'opera e mi sono fermata subito, eh già ma come si pulisce il rabarbaro?!?
Scoperto anche quello mi sono finalmente messa a cucinare!

Ingredienti:
180 gr di farina 00
3 uova
400 gr di rabarbaro
200 gr di zucchero semolato
180 gr di burro a temperatura ambiente
3 cucchiai di latte
1 bustina di lievito
un pezzetto di zenzero fresco

Pulite il rabarbaro togliendo i filamenti più duri e tagliatelo a pezzetti di un paio di cm, poi mescolatelo con un cucchiaio di zucchero e lo zenzero fresco grattugiato e lasciatelo macerare.
In una ciotola montate il burro con lo zucchero rimasto e poi aggiungete le uova sbattute, poco per volta, quinti la farina precedentemente setacciata con il lievito e il latte.
Imburrate la base e i bordi di uno stampo a cerniera (per comodità rivesto sempre il fondo con della carta da forno) e versate l'impasto. Sbattete lo stampo sul tavolo per livellare l'impasto e distribuite sulla superficie i pezzetti di rabarbaro senza schiacciarli.
Infornate in forno già caldo e cuocete per circa 1 ora a 180°. A cottura ultimata lasciate riposare la torta per almeno 15 minuti prima di toglierla dallo stampo.
Qui non vale la regola dello stuzzicadenti come in tutte le torte con la frutta, ma la cottura è ultimata quando la superficie risulta dorata.
Questa torta é buonissima tiepida, magari accompagnata con della panna montata molto fredda o con del gelato alla vaniglia...

Comunque, per chi di voi non lo sapesse il rabarbaro si pulisce come il sedano: si toglie la pellicina esterna e poi tutti i filamenti più duri e per chi volesse approfondire l'argomento può trovare tutte le informazioni che cerca qui (in un post commissionato dalla sottoscritta a Silvia di Vivere Naturalmente, grazie Silvia!!!).

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